mercoledì 21 dicembre 2011

MESSA IN SUFFRAGIO

di

S.M. FRANCESCO II



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IL MOVIMENTO NEOBORBONICO
E L’EDITORIALE IL GIGLIO

annunciano


la SS. Messa in suffragio dell’anima santa di Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, nell’anniversario della sua morte avvenuta il 27 dicembre 1894, che si terrà nella Chiesa di San Ferdinando di Palazzo in Napoli, Piazza Trieste e Trento (Piazza S. Ferdinando), martedì 27 dicembre, alle ore 18.

Alla SS. Messa che sarà officiata in rito romano antico, saranno presenti il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Delegato di Napoli del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ed il Cav. Marco Crisconio dell’Arciconfraternita di San Ferdinando di Palazzo.
La commemorazione sarà tenuta dal Presidente del Movimento Neoborbonico prof. Gennaro De Crescenzo.
Presenzierà un picchetto d’onore dei Cavalieri dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio con labaro, sarà eseguito l'Inno Nazionale delle Due Sicilie di Giovanni Paisiello e sarà esposta la Bandiera di Stato.

Il Movimento Neoborbonico, unitamente a tutte le sue componenti rappresentative centrali e periferiche, invita gli iscritti, i compatrioti, i Confratelli dell’Ordine Costantiniano e gli amici nella Fede e nell’Ideale a presenziare la funzione in suffragio del Re.


Cap. Alessandro Romano







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Fu Francesco II di Borbone il vero “re galantuomo

parola di Matilde Serao


Il passo che segue, relativo al trapasso di S.M. Francesco II, è stato tratto dall’opera: “Per la traslazione in Santa Chiara di Napoli dei resti mortali degli ultimi Sovrani delle Due Sicilie” – Napoli 1984 – di Padre Gaudenzio dell’Aja, francescano.

””” Nella seconda decade di dicembre, la Regina si recò ad Arco per trascorrervi i giorni di Natale e di Capodanno insieme col Consorte, ma la vigilia di Natale le condizioni di salute di Francesco di Borbone si aggravarono. Il 26 dicembre, dopo la celebrazione della Messa, furono amministrati al Sovrano il Viatico e l'Estrema Unzione.
Confortato dalla benedizione del Sommo Pon¬tefice, Francesco II si spense in Arco il 27 dicem¬bre 1894, alle ore 14,34.
Erano presenti al transito la Regina Maria Sofia, il Conte di Caserta e gli Arciduchi di Au¬stria, Alberto, Ranieri ed Ernesto.
Napoli apprese la notizia della morte di Fran¬cesco II di Borbone dalle colonne de Il Mattino. Matilde Serao scrisse in prima pagina un articolo dal titolo « Il Re di Napoli », in cui fra l'altro diceva: «Don Francesco di Borbone è morto, cri¬stianamente, in un piccolo paese alpino, rendendo a Dio l'anima tribolata ma serena.
Giammai principe sopportò le avversità della fortuna con la fermezza silenziosa e la dignità di Francesco secondo. Colui che era stato o era parso debole sul trono, travolto dal destino, dalla inelut¬tabile fatalità, colui che era stato schernito come un incosciente, mentre egli subiva una catastrofe creata da mille cause incoscienti, questo povero re, questo povero giovane che non era stato felice un anno, ha lasciato che tutti i dolori umani penetras¬sero in lui, senza respingerli, senza lamentarsi; ed ha preso la via dell'esilio e vi è restato trentaquat¬tro anni, senza che mai nulla si potesse dire contro di lui. Detronizzato, impoverito, restato senza pa¬tria, egli ha piegato la sua testa sotto la bufera e la sua rassegnazione ha assunto un carattere di muto eroismo... Galantuomo come uomo e gentiluomo come principe, ecco il ritratto di Don Francesco di Borbone».
La salma di Francesco II, vestita con abiti civili su cui spiccavano le decorazioni e fra queste la medaglia al valore militare per la difesa di Gaeta, restò esposta nella camera ardente fino alla sera del 29 dicembre ”””.



Francesco II sul letto di morte